Karaage (pollo fritto alla giapponese) – geek chicken

Il Karaage, piatto tipico della cucina giapponese, è molto più di un semplice pollo fritto. La sua storia affonda le radici nelle strade animatamente trafficate dei mercati giapponesi, risalendo fino al periodo Edo.

Origini del karaage.
La storia del Karaage ha inizio con l’arrivo dei marinai portoghesi nel XVI secolo. Questi portarono nuove scoperte, dagli occhiali alla frittura, che fu ampiamente apprezzata dalla popolazione nipponica.
Tuttavia, la vera origine di questo piatto si ha solo durante il periodo Edo, quando le piazze dei mercati giapponesi divennero laboratori di sperimentazione della gastronomia. portatori di nuove tecniche culinarie, tra cui la frittura. Tuttavia, il vero matrimonio tra il pollo e l’arte della frittura si consuma durante il periodo Edo, quando le piazze dei mercati giapponesi divennero laboratori di sperimentazione gastronomica.

Che cos’è il karaage?

Si tratta, come avrete già capito dalla sua storia, di semplice pollo fritto. La particolarità del piatto sta nel fatto che i pezzi di pollo vengono tagliati molto piccoli, in modo da poter esser mangiati in un sol boccone oppure per avere più facilità a portarlo nel proprio piatto.

Il pollo viene poi lasciato marinare per almeno 30 minuti in una salsa a base di soia e sakè e successivamente passato in farina e fecola di patate, che lo rende molto simile alla ricetta del pollo americano.

Ovviamente viene poi fritto e irrorato con una salsa a base dell’ingrediente preferito dei giapponesi: il ketchup!

Avete qualche problema su qualche passaggio? Allora vi consiglio di seguire il video passo passo!

Conservazione del Piatto.
Una delle caratteristiche distintive del Karaage è la sua versatilità e la capacità di mantenere la croccantezza anche a temperatura ambiente. Questo lo rende il compagno ideale per picnic, bento e feste in giardino.

L’anime.

Oltre ad essere una delizia culinaria, il Karaage ha radici profonde nella cultura giapponese, tanto da essere spesso celebrato anche nel mondo dell’animazione. Un esempio è l’anime “Chainsaw Man“.

Chainsaw Man, firmato da Tatsuki Fujimoto, ha catturato l’immaginazione degli appassionati di anime e manga con la sua trama avvincente e il suo stile unico. Immersi in un mondo dominato dai demoni, la storia segue Denji, un giovane che, per saldare i debiti di suo padre, si ritrova a dover combattere e sconfiggere demoni aiutato da Pochita, un piccolo demone motosega.

Altre ricette:

  • DifficoltàMedia
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo30 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni4
  • CucinaGiapponese

Ingredienti

Per il pollo.

680 g pollo (in piccoli pezzi. Va bene sia il petto che pezzi come ali e sovracosce)
q.b. sale
q.b. pepe
10 g zenzero
1 spicchio aglio
10 ml salsa di soia
10 ml sake
10 ml olio di semi

Per la salsa.

30 ml ketchup
15 ml salsa di soia
7 ml salsa Worcestershire
7 ml aceto di riso (o balsamico)
7 ml olio di semi
1 cucchiaino miele (del gusto che preferite)

Per completare.

960 ml olio di semi (adatto alla frittura)
60 g farina 00
60 g fecola di patate

Passaggi

Preparare il pollo fritto alla giapponese è abbastanza facile. L’unica accortezza, è avere dei pezzi di pollo abbastanza piccoli, da poter afferrare facilmente con delle bacchette per essere riposti nel proprio piatto. Quindi, se non riuscite a trovare o a farvi preparare dal macellaio 680 gr di pollo in pezzetti piccoli, cercate di renderli il più piccoli possibile a casa.

Io ho scelto di utilizzare le ali: le ho divise in tre parti. Insaporite con sale e pepe, massaggiando i pezzetti di carne delicatamente.

Ricoprite la carne con 10 gr di zenzero sbucciato e tritato, 1 spicchio d’aglio anch’esso tritato, 10 ml di salsa di soia, 10 ml di sakè (o un altro liquore ben forte) e 10 ml di olio di semi. Mescolate questo composto con il pollo e fate marinare per 30 minuti.

Se questo piatto vi è piaciuto, vi consiglio di provare anche la ricetta dei mochi di patate ripieni di formaggio da Demon Slayer.

Iniziate a riscaldare 960 ml di olio all’interno di una padella adatta alla frittura. Dovrete raggiungere i 160°.
Iniziate a passare il pollo, battendolo leggermente per eliminare il liquido in eccesso, prima in 60 gr di farina e poi in 60 gr di fecola di patate e friggete immeditamente i pezzi di pollo. Friggete per un paio di minuti o fino a quando non si saranno ben dorati.

Scolate su carta assorbente.

Nel frattempo, preparate velocemente la salsa che andrà ad accompagnare il karaage: in una ciotola, mescolate 30 ml di ketchup con 15 ml di salsa di soia, 7 ml di salsa Worcherstershire, 7 ml di aceto di riso (va bene anche quello balsamico), 7 ml di olio di semi e 1 cucchiaino di miele a vostra scelta (io ho utilizzato quello di castagno perché è il mio preferito).

Quando il pollo sarà pronto, sistematelo in una ciotola e ricoprite con questa salsa. Fate saltare delicatamente per sommergerlo di salsa e servite, decorando a piacere con dei semi di sesamo e dei germogli freschi.

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Le mie rubriche: i sani venerdì, i menù fuori casa (per i pranzi al sacco!), l’angolo del tè (gustose ricetta con un ingrediente speciale, indovinate un po’ quale!), geek chicken (ricetta da film, libri, telefilm e altro ancora)

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