Pollo fritto – geek chicken

La cucina giapponese offre una grande varietà di piatti e quelli più famosi sono queli che vengono acquistati all’interno dell’izakaya: si tratta dello street food giapponese, che affonda le radici in secoli di storia. Oggi vi invito a scoprire una delle ricette più recenti: il pollo fritto alla giapponese!

Cosa sono gli izakaya?

Sono un vero e proprio tuffo all’interno della cultura giapponese, con la loro lanterna e il noren (cioé la tenda) all’ingresso. Letteralmente, sono dei “luoghi in cui si bevono alcolici”, perché sono dei ristoranti molto popolari, dove mangiare un pasto a un prezzo conveniente e si possono condividere piatti con amici e colleghi.

Un pasto all’interno di un’izakaya è formato da molti piatti, dal più tradizionale a quello più creativo, ma tutti serviti in piatti che possono essere poi divisi tra i commensali. Cardine di tutti questi piatti è sempre un buon bicchiere di birra ghiacciata o una bottiglietta di sakè.

Che cos’è il pollo fritto alla giapponese e come si prepara.

Ve lo svelo subito, la ricetta è praticamente la stessa del karaage. Il cambiamento sta nell’utilizzare del petto di pollo invece degli originali pezzi con l’osso al centro e la farina invece della fecola e della farina come seconda passata.

Perché quindi c’è questa differenza?

In questo caso, questo pollo fritto viene preparato nelle izakaya, perché senza ossa è più semplice da dividere e da mangiare con gli amici. E, in secondo luogo, la ricetta è presa passo passo da uno dei miei videogiochi preferiti: Cooking mama!

Prepararlo, è davvero semplice, perché vi basterà tagliare a pezzi il petto di pollo e poi, cosa fondamentale per il karaage, è la marinatura: lasciatelo marinare e sentirete la differenza!

Infine, infarinatelo e friggete. Il vostro pollo fritto è pronto!

Il videogioco.

Forse tra i più famosi videogiochi di cucina di tutti i tempi (non accetto intromissioni): sto parlando di Cooking mama! uscito nel lontanissimo 2006 (miii a breve fa 20 anni) per Nintendo DS.

Giocato da me medesima per la prima volta a scrocco durante le ore di lezione (questi giovani d’oggi), mi ha fatto innamorare perché la procedura di alcune ricette era praticamente la stessa di quelle reali. Così, dopo anni di soli giochi, ho finalmente provato a riprodurre una ricetta e a fare “Meglio di mama”.

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