Shiratama dango papera – geek chicken

Se siete appassionati di cucina e cultura giapponese, la ricetta degli shiratama dango a forma di papera è perfetta per voi!

I shiratama dango, nella tradizione culinaria giapponese, sono degli gnocchi di riso morbidi e dal sapore delicato. Si servono solitamente con delle creme, che possono essere a base di azuki oppure di matcha.

Io oggi li ho preparati in versione salata, ma ovviamente potete decidere di servirli come più preferite. Perché? Scopritelo leggendo la ricetta!

Che cosa sono i shiratama dango?

Non vorrei essere troppo semplicistica, ma 白玉団子 (shiratama dango) vuol dire letteralmente gnocco bianco. I primi due kanji vogliono dire “gemma bianca“, ma anche la farina bianca di riso, mentre gli ultimi due letteralmente “gnocco” o “oggetto a forma di palla”. Sempre detto che so dei geni.

Secondo una leggenda, sarebbero nati durante il periodo Edo (1603-1868), all’interno dei monasteri, perché il loro colore (e soprattutto il nome), richiamerebbe i dimboli di purezza e perfezione. Ma secondo me si ispirano ai tangyuan cinesi (faccina che ride).

Come preparare i shiratama dango?

Per prepararli, c’è bisogno di un tipo particolare di farina di riso: viene chiamata “shiratamako” ed è un tipo di farina di riso che si ottiene dal riso glutinoso. In Italia è molto difficile trovarla, perché è un tipo di farina di alta qualità, molto semplice da utilizzare perché più facile da lavorare. Quella più facile da trovare, è la “mochiko“, cioé la farina che viene utilizzata anche per i mochi, che rende l’impasto leggermente più gommoso.

In questa versione che ho preparato, oltre ai 3 ingredienti fondamentali (farina di riso, acqua calda e zucchero), ho unito del colorante alimentare. Ho ricavato 4 colori che ho poi lavorato ottenendo le papere della città incantata: ricordate la scena in cui fanno il bagno?

Ovviamente in futuro farò anche alcune delle versioni classiche, perché ho apprezzato la versatilità di questa ricetta e sopratutto la semplicità con cui si possono realizzare delle ricette davvero particolari.

Il film.

Siamo nel 2003 e per la prima volta il mondo scopre che il Giappone non produe solo cartoni per bambini (cosa comunque sbagliata): Hayao MIyazaki porta a casa il suo primo oscar per il capolavoro La città incantata (Spirited Away).
La storia di Chihiro, le sue avventure per salvare i suoi genitori dall’essere mangiati, la porteranno a dimenticare il suo nome, il mondo degli umani e tutto ciò che era la sua infanzia per lavorare nel famoso hotel per spiriti della malvagia maga Yubaba.
Aiutata da Haku, un giovane mago e spirito e da altri personaggi, Chihiro – Sen riuscirà a svolgere il suo compito e salvare i suoi genitori.

Altre ricette:

  • DifficoltàFacile
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura5 Minuti
  • Porzioni2
  • CucinaGiapponese

Ingredienti

40 farina di riso (glutinosa, tipo mochiko)
1/4 cucchiaio zucchero
3.5 cucchiai acqua (calda)
1 goccia colorante alimentare (giallo)
1 goccia colorante alimentare (arancione (o rosso e giallo))
1 goccia colorante alimentare (nero)

16,45 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 16,45 (Kcal)
  • Carboidrati 3,97 (g) di cui Zuccheri 0,24 (g)
  • Proteine 0,33 (g)
  • Grassi 0,02 (g) di cui saturi 0,00 (g)di cui insaturi 0,00 (g)
  • Fibre 0,05 (g)
  • Sodio 0,19 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 8 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Passaggi

Iniziate a preparare la pasta dehli shiratama dango!
In una ciotola, versate 40 gr di farina di riso glutinoso tipo mochiko, unito 1/4 di cucchiaio di zucchero (la punta) e poi 3 cucchiai e mezzo di acqua calda. Lavorate fino ad ottenere un composto morbido, ma molto elastico: per capirci, dev’essere come la plastilina!

Dividete l’impasto in 4 pezzi. Potete anche pesarli: quello più grande, dovrà pesare 45 gr, il secondo pezzo 15 gr e gli altri due 5 gr l’uno. Ma ovviamente non è necessario, l’importante è che il pezzo che verrà colorato di giallo sia molto più grande degli altri, più della metà del totale.

Colorate il pezzo più grande con una goccia di colorante alimentare in gel giallo. Lavorate fino a quando l’impasto non si sarà perfettamente colorato e sistemate in una ciotolina coperta. Ovviamente potete anche sistemarlo su una superficie ben pulita, coperto da un piatto fondo capovolto o uno strofinaccio umido.

Colorate il secondo pezzo più grande con 1 goccia di colorante in gel arancione e uno dei due pezzi più piccoli con giusto una puntina di colorante in gel nero.

Ora finalmente arriva la parte migliore! Prendete il pezzo giallo e create un salsicciotto. Ricavate 8 pezzetti.

Iniziate a lavorare i singoli pezzetti, creando un cilindro con la parte superiore arrotondata: sarà il corpo del vostro papero.

Dividete anche il pezzo arancione in 8 pezzettini e da ogni pezzo ricavate un triangolo, con la base leggermente più allungata: sarà il becco. Posizionatelo sopra il corpo e premete leggermente per farlo aderire: nel caso abbiate notato che la pasta si sia seccata perché non l’avete conservata bene, potete inumidire leggermente il becco prima di posizionarlo sul corpo.

Con uno stuzzicadente, create le narici dei paperi.

Per ultimo, create 16 palline bianche (saranno gli occhi) e posizionate all’interno una piccola pallina nera (sarà la pupilla). Potete utilizzate una pinzetta per posizionare gli occhi sopra al becco, premendo leggermente per farli aderire.

Stessa nota di sopra: se notate che la pasta si sia seccata, bagnate leggermente gli occhi per farli aderire meglio al corpo.

Con gli avanzi di bianco e nero, potete creare delle asciugamani da poggiare sulla testa dei vostri paperi, semplicemente creando un rettangolino di pasta!

Portate ad ebollizione una pentola piena di acqua. Abbassate leggermente la fiamma e iniziate a cuocere gli gnocchi: non mettete troppi altrimenti non avranno lo spazio giusto per cuocersi e si attaccheranno!

Quando inizieranno a galleggiare, calcolate 4 minuti e pescate gli gnocchi con un colino e posizionateli immediatamente in una ciotola piena di acqua e ghiaccio: lo shock termico interromperà la cottura e aiuterà il papero a mantenere la sua forma.

Ora arriva la parte più divertente: come servirli?
Questi gnocchi sono molto versatili, il loro sapore è completamente neutro quindi potete deciderli di servirli sia in versione dolce (casomai più avanti scriverò la ricetta originale di questi mochi, quella da cui mi sono ispirata per crearli), ma anche in versione salata: io ho deciso di servirli in versione salata, per ricreare in maniera più corretta la scena originale dei paperi nell’onsen (le terme giapponesi) de La città incantata.

Se questa ricetta vi è piaciuta, vi consiglio di provarne una molto simile, ma di origini cinesi (e ispirata comunque a un cartone!): i tangyuan, gnocchi di riso dolci cinesi.

Quindi cosa ho fatto? Ho creato un brodo vegetale, ho inizialmente miscelato l’acqua (500 ml di acqua) con qualche goccia di colorante blu (sempre in gel) e poi ho aggiunto 10 gr di radice di zenzero, 2 carote tagliate in pezzi grossi e 4 foglie di cavolo verza. Ho lasciato cuocere per 20 minuti, ho aggiustato di sale e poi ho creato la vasca (una ciotola!) in cui far rilassare i miei spiriti papera!

Un piccolo trucco per renderli ancora più reali? Potete mettere una ciotolina capovolta sul fondo del piatto e poi poggiare gli spiriti papera, in modo che restino ben visibili!

FAQ (Domande e Risposte)

Come mantengo la mia pasta morbida?

Tenete la pasta sempre coperta! Potete porla sotto una ciotola capovolta, sotto un piatto fondo o anche sotto uno strofinaccio ben pulito, ma leggermente umido.

Puoi seguirmi anche sulla mia pagina facebook La piccola quaglia o sul mio canale instagram Lapiccolaquaglia.

Le mie rubriche: i sani venerdì, i menù fuori casa (per i pranzi al sacco!), l’angolo del tè (gustose ricetta con un ingrediente speciale, indovinate un po’ quale!), geek chicken (ricetta da film, libri, telefilm e altro ancora)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *