Seadas – Geek Chicken

La seadas (o sebada, sevada, seatta e chi più ne ha più ne metta!) è un dolce tipico sardo, che consiste in un dolce con un impasto croccante fuori e cremoso all’interno.

Che cos’è la seada?
Essendo una grande appassionata di 4 ristoranti e di Little Big Italy, ho scoperto che quasi nessuno al di fuori della Sardegna conosce questo dolce SPETTACOLARE. Quindi, che cos’è?
Si tratta di un piatto che deriva dalla cucina povera e che ha origini controverse. Questo dolce sardo sembra sia di origine spagnole, come potrebbe suggerire il nome, che deriverebbe dalla parola spagnola “cebar”, cioé alimentare. Ma secondo altri studi, il nome sarebbe da ricercare nell’antico sardo e dalla parola “sebu”, cioé il grasso animale che si utilizzava per preparare questo dolce di formaggio e miele.

Come si prepara la seada?
Preparare la seada è sia facile che difficile. Facile perché l’impasto è un semplice mix di farina, acqua e strutto. Questo viene lasciato riposare, per far “conoscere” l’impasto per bene e poi steso il più sottile possibile e diviso in vari cerchietti.
All’interno, la parte più particolare di questo dolce: il pecorino. Per preparare questo dolce sardo bisogna utilizzare un particolare tipo di pecorino: il pecorino Dolcesardo, che è senza sale e quindi non troppo stagionato. Questo viene sciolto e mescolato con della buccia di limone e poi steso e diviso a sua volta in piccoli cerchi.
A questo punto il dolce viene assemblato e poi fritto. Infine, cosparso di miele: più precisamente miele di corbezzolo, che è veramente difficile da reperire qui in penisola, ma vi assicuro che è davvero particolare.

La serie tv.
Siamo di nuovo qui con Zerocalcare perché a me piaceva da prima che diventasse famoso, quando ancora aveva un blog e una pagina fb. E stavolta ci porta a Roma Est, in un quartiere inventato di nome Tor sta ceppa, dove 30 immigrati siriani sono stati lasciati come un simpatico pacco regalo in un centro accoglienza. Qui iniziamo a scoprire tutte le storie dei vari personaggi e Questo mondo non mi renderà cattivo per l’ennesima volta mi ha fatto piangere.
La mamma di Armando è sarda (Zero, pessimo accento!) e una sera invita il nostro protagonista per una cena, in cui prepara le seadas!

Altre ricette:

  • DifficoltàDifficile
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo20 Minuti
  • Tempo di cottura3 Minuti
  • Porzioni4
  • CucinaItaliana

Ingredienti

90 semola rimacinata di grano duro
90 g farina 00
35 g strutto
75 ml acqua (fino a 85 ml)
2 g sale
250 g pecorino sardo
1 limone
q.b. miele
q.b. olio vegetale

Passaggi

In una ciotola capiente, versate 90 gr di farina di semola rimacinata e 90 gr di farina 00. Mescolate velocemente e create una fontata al centro. Sciogliete 2 gr di sale in 75 ml di acqua (ma tenetene sempre un po’ di più vicina, da aggiungere al bisogno) e versate al centro della fontana.

Unite anche 35 gr di strutto morbido e iniziate a lavorare, spostando la farina verso il centro e mescolando con decisione, fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Fate riposare per almeno 20 minuti in uno strofinaccio pulito.

Tagliate a cubetti 250 gr di pecorino sardo (fresco) e scioglietelo a fiamma bassissima in una padella dal fondo spesso. Aggiungete la scorza di 1 limone e continuate a mescolare fino a quando non si sarà sciolto. Versate il pecorino sciolto su un foglio di carta forno e stendetelo con un cucchiaio. Lasciate riposare qualche istante (per non scottarvi, ma se siete delle nonne sarde ormai avrete le mani temprate) e ricavate dei cerchietti da 6 cm di diametro, utilizzando un coppapasta (vi consiglio di utilizzarne uno d’acciaio).

Riprendete la pasta, che ormai si sarà riposata e sarà diventata ben lavorabile e stendetela fino allo spessore di 1 mm. Ricavate dei cerchi di pasta da 9 cm e sovrapponete i dischi di pecorino su metà dei dischi di pasta. Richiudiamo con il resto dei dischetti di pasta e sigillate perfettamente con i rembi di una forchetta.

Riscaldate almeno 3 dita di olio per frittura fino alla temperatura di 180° (se non avete un termometro da cucina, utilizzate il manico di un cucchiaio di legno: se inizia a fare delle bollicine, significa che l’olio è pronto). Friggete massimo 2 o 3 dischetti di pasta alla volta, a seconda dello spazio della volta pentola: devono stare ben larghi oppure si riempiranno di olio e non saranno buoni.
Scolate su carta assorbente e servite ogni seadas ben calda e ben affogata nel miele!

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Le mie rubriche: i sani venerdì, i menù fuori casa (per i pranzi al sacco!), l’angolo del tè (gustose ricetta con un ingrediente speciale, indovinate un po’ quale!), geek chicken (ricetta da film, libri, telefilm e altro ancora)

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