Pane fritto degli Osage – geek chicken

Se avete visto Killers of the Flower Moon avrete sicuramente conosciuto anche la tribù degli Osage e, con loro, anche alcune delle loro tradizioni.

Ho scoperto, che sul set del film, sono state servite pietanze preparate proprio da membri della tribù, con tanto di prodotti coltivati proprio in quelle terre.

Tra queste ricette, c’era anche il pane fritto degli Osage, un piatto molto semplice da preparare, che viene servito da accompagnamento a ricette più semplici e piene di verdure.

Chi sono gli Osage?

Divenuti famosi per la scoperta di petrolio all’interno delle loro riserve, gli Osage erano una tribù che proveniva dalle valli del fiume Ohio e Mississippi. Furono poi trasferiti (va detto giusto, deportati) nell’odierna Oklahoma dove, all’inzio del XX secolo, fu scoperto un vasto giacimento di petrolio, che li rese le persone con la maggior ricchezza pro capite al mondo.

Questa improvvisa ricchezza attirò ovviamente l’avidità di molte persone, che iniziarono a commettere una serie di omicidi per impossessarsi delle proprietà e dei soldi degli Osage.

Questa storia è raccontata nel libro Gli assassini della terra rossa, di David Grann, che ha ispirato il film di Scorsese, Killers of the Flower Moon.

Che cos’è il frybread?

Solitamente, il termine non viene tradotto. La versione più conosciuta è chiamata cachanga o bannock, ed è diventato il “pane di stato” del Sud Dakota.

Ogni tribù ha la sua versione, quella più famosa è dei Navajo, che ha la forma di un disco e viene aperto per essere farcito come un taco. La ricetta degli Osage, invece, è quella meno conosciuta, ma è la più facile da preparare perché prevede che venga preparato del pane ad alta idratazione, lasciato lievitare e poi formati dei quadratini monoporzione che vengono fritti: ricorda moltissimo le ricette che si fanno con gli avanzi dell’impasto della pizza!

Il film.

Come ho già anticipato, la ricetta è ispirata al film candidato agli Oscar di quest’anno: Killers of the Flower Moon. Il film ha 10 candidature, e stando a quanto gli americani odiano Nolan, potrebbe aggiudicarsi qualche premietto (tipo a Lily Gladstone che ho adorato). Poi chissà, negli ultimi anni gli Oscar so andati a farsi benedire.

Il film racconta la storia di alcuni membri della tribù Osage, tra cui Mollie Burkhart e suo marito Ernest. La famiglia di Mollie viene presa di mira da un complotto omicida, che porterà alla morte di tutte le sue sorelle.

La comunità Osage ha collaborato attivamente alla produzione del film, fornendo assistenza e consulenza. Le scene sono state girate davvero nei luoghi in cui si sono svolti gli eventi reali e la lingua ufficiale Osage è stata utilizzata in molte scene del film.

  • DifficoltàMedia
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di riposo2 Ore 40 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni4
  • CucinaAmericana

Ingredienti

475 ml acqua
115 g farina Manitoba
115 g farina 0 (almeno 350 w)
2 g lievito di birra fresco
q.b. olio di semi (adatto alla frittura)
4 g sale

19,63 Kcal
calorie per porzione
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  • Energia 19,63 (Kcal)
  • Carboidrati 4,01 (g) di cui Zuccheri 0,10 (g)
  • Proteine 0,75 (g)
  • Grassi 0,09 (g) di cui saturi 0,01 (g)di cui insaturi 0,05 (g)
  • Fibre 0,16 (g)
  • Sodio 39,80 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 18 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Passaggi

Preparare il pane fritto degli Osage è davvero semplice: per prima cosa, sciogliete 2 gr di lievito di birra fresco in 75 ml di acqua tiepida. Se avete paura che non lieviti, potete aggiungere un cucchiaino scarso di zucchero. Lasciate riposare per 10 minuti.

Nel frattempo, in una ciotola ben capiente, versate 115 gr di farina manitoba e 115 gr di farina 0 (che sia di tipo forte!) con 4 gr di sale fino.

Iniziate a versare i 400 ml di acqua rimanenti. Non versatela tutta, perché potrebbe non essere necessaria*.

*la quantità di acqua nelle ricette di pane è sempre un terno al lotto: dipende moltissimo dal tipo di farina che utilizziate o se quel giorno la temperatura sia meno o più umida, quindi fate attenzione ad aggiungerne poca alla volta.

Unite anche il lievitino e lavorate per qualche minuto, in modo che l’acqua e la farina inizino a “conoscersi”. Quindi lasciate riposare per qualche minuto, in modo che sarà più facile continuare a impastare.

Impastate per qualche altro minuto e, se l’impasto risultasse ben liscio e omogeneo, coprite con un canovaccio ben pulito e fate lievitare fino al raddoppio*. Ci vorranno circa 2 ore.

In caso contrario, fate riposare l’impasto per qualche altro minuto e poi ricominciate a impastare.

*anche qui il tempo di lievitazione dipende dalle condizioni climatiche o da quanto sia calda la vostra casa: nel caso la temperatura sia sotto ai 20°, vi consiglio di far riposare il panetto in un luogo caldo, come ad esempio il forno oppure in prossimità di una fonte di calore. Nel caso, potete anche coprirlo con delle coperte o dei cappotti!

Riprendete l’impasto, spolverizzate una superficie piana ben pulita con della farina, e stendetelo fino allo spessore di 1 cm. Ricavate dei pezzi di pasta, tagliandoli con un coltello. Non siate precisi, l’importante è che siano dei bocconi monoporzione.

Lasciate riposare per 10 minuti.

Riscaldate un paio di dita di olio di semi adatto alla frittura fino alla temperatura di 160/180 gradi e tuffateci dentro i primi pezzi di pane. Fate dorare da entrambi i lati, facendo attenzione sempre alla temperatura.

Scolate su carta assorbente e andate avanti fino a finire tutto il pane.

A piacere, potete insaporire con del sale.

Servite ancora ben caldi!

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Le mie rubriche: i sani venerdì, i menù fuori casa (per i pranzi al sacco!), l’angolo del tè (gustose ricetta con un ingrediente speciale, indovinate un po’ quale!), geek chicken (ricetta da film, libri, telefilm e altro ancora)

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