Limoncello – Geek chicken

Il limoncello è un liquore digestivo famosissimo in tutta Italia, ma tradizionalmente nato in Campania, più precisamente tra Sorrento e Amalfi.

La storia del limoncello.

La parola limoncello deriva, ovviamente, dalla parola limone. Sembra che sia utilizzato fin dal 1590 e che fosse addirittura inserito all’interno dei vocabolari. Inizialmente però, questa parola venne utilizzata per indicare una varietà di limoni, leggermente più piccola di quella che conosciamo oggi. Solo nel ‘900 la parola venne utilizzata per indicare il liquore a base di limoni.

La paternità del limoncello è contesa tra sorrentini, amalfitani, capresi e addirittura sardi: ma il più famoso è il limoncello di Sorrento, che utilizza gli omonimi limoni (chiamati “femminiello”).

Un’altra curiosità sul limoncello è sulla sua diffusione anche negli Stati Uniti: Danny DeVito, di origini italiane, portò il limone negli States e lo rese famosissimo, al tal punto che attualmente il limoncello è tra i liquori digestivi più venduti in America.

La serie tv.

O il libro, questa volta ci sono entrambe le cose. Si tratta della nuova serie di Elena Ferrante, La vita bugiardi degli adulti, basata sul suo omonimo libro.
La protagonista è Giovanna, una ragazza che all’inizio della serie ha 13 anni e la seguiamo per circa 3 anni, durante tutti i problemi ordinari dell’adolescenza e la scoperta di sè, costellata da parenti che le raccontano bugie o mezze verità.
Il libro mi è piaciuto di più, come al solito Netflix ha dovuto fa le cose alla Netflix e ha rovinato la storia ma, per mia fortuna, in una scena il padre di Giovanna e un suo amico, sorseggiano allegramente del buon limoncello fatto in casa.
E quindi beccatevi la ricetta!

Altre ricette:

  • DifficoltàFacile
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo22 Giorni
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni2
  • CucinaItaliana

Ingredienti

8 limoni (circa 1 kg)
1 l alcol puro
800 g zucchero
1 l acqua

Passaggi

Preparare il limoncello è davvero facilissimo ma prima, una nota sulle dosi: 2, in questo caso, indica i litri e non le persone (a meno che non vogliate berlo da soli, nessuno vi giudica qui). Quindi, andando ad aumentare le proporzioni, avrete 3 litri, 4 litri e così via.


Per prima cosa, rimuovete la buccia da 8 limoni, evitando la parte bianca (fate molta attenzione a cercare di rimuoverla se non del tutto, almeno la maggior parte). Potete utilizzare un coltello oppure uno pela patate.

Ponetele in un barattolo in vetro (se scuro ancora meglio, ma non è un problema: l’importante è che sia in vetro) e ricoprite con 1 litro di alcol puro a 90°. Chiudete per bene con un coperchio o con un piatto che aderisca perfettamente alla superficie e conservate per 20/22 giorni in un luogo asciutto e ben buio.
Nel caso non abbiate spazio in un mobile o in cantina, potete ricoprire il barattolo con delle asciugamani o degli strofinacci, per tenere il barattolo ben all’oscurità.

Il 22° giorno, riscaldate 1 litro di acqua e fate sciogliere al suo interno 800 gr di zucchero (potete scegliere di diminuire la quantità fino a 500 gr o aumentarla fino a 1kg, a seconda del vostro gusto personale o della qualità dei limoni). Fate bollire per qualche minuto e controllate che lo zucchero sia stato ben assorbito.

Fate raffreddare e poi unitelo all’infuso di alcol e limoni.

Filtrate a questo punto con un colino in una ciotola, per eliminare le bucce e poi filtrate nelle bottiglie, con un colino a maglie strette oppure con un colino all’interno del quale andrete a porre una garza oppure dell’ovatta, in modo da assorbire le impurità.

Una voltra filtrato, il vostro limoncello è pronto: lasciatelo riposare ancora una settimana in un luogo buio e ben asciutto. Potete poi decidere di porlo in congelatore o in frigorifero per la temperatura da voi preferita.

Potete decidere di filtrare nuovamente il vostro limoncello, perché potrebbero essere rimaste ulteriori impurità che, con il riposo ulteriore, scenderanno tutte sul fondo della bottiglia.

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