Mozzarella di bufala in calesse

La ricetta l’ho copiata spudoratamente da Accanto al camino perché appena ho letto le parole “mozzarella di bufala” e “fritto” non ho saputo resistere! Io ho utilizzato sua maestà, la mozzarella: la zizzona di Battipaglia! Ovviamente ne ho preso solo un pezzo, altrimenti rischiavo di andare in overdose di latticini (peso intero: 5 kg e mezzo), però il risultato è sempre quello: BUONEZZA INFINITA!

mozzarella in calesse (3)

P.s. Vi sveliamo un po’ un indizio per il contest: si tratta di due cose molto utili in cucina, una delle due è stata l’ispirazione per un film ed entrambe le cose sono state utilizzate spessissimo qui sul blog!

Ingredienti: x7 mozzarelle

  • 1 fetta da 200 gr di Zizzona di Battipaglia
  • 1 pacco di pane per tramezzini
  • 1 uovo grande
  • Farina 00 q.b.
  • Acqua q.b.
  • Sale q.b.
  • Olio per friggere q.b. (in realtà in questo caso ho usato l’olio d’oliva)

Tempo di preparazione: 15 minuti

Tempo di cottura: 2 minuti

Preparazione:

Scolate la mozzarella dall’acqua e spremetela con le mani. Lasciatela in uno scolapasta per far rilasciare l’acqua in accesso.

Nel frattempo, con un matterello, stendete le fette di pane per tramezzini il più sottile possibile e, poi, usando un bicchiere con un’apertura di circa 8 cm (o un coppapasta), tagliate tre cerchietti da ogni fetta, quindi da 4 fette vi usciranno 12 cerchietti.

Prendete la mozzarelle e tagliatela grossolanamente e ponetela nel centro del cerchietto, chiudetelo con un altro per bene con le dita, poi passate i bordi nella farina e poi nell’acqua e chiudete di nuovo per bene con le dita. Immergete ora nell’uovo, facendolo aderire bene su tutta la superficie. Andate avanti fino a finire tutti i cerchietti e la mozzarella.

mozzarella (1) mozzarella (4) mozzarella (3) mozzarella (2)

Mettete a scaldare l’olio fino a quando non sarà bollente e iniziate a friggere le formine. Una volta che si saranno colorate da entrambi i lati, togliete dall’olio e ponete su un foglio di carta assorbente e poi servite! 😀

mozzarella in calesse (5)

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95 Risposte a “Mozzarella di bufala in calesse”

  1. No, sempre in carrozza! Questa l’ho copiata da un’altra blogger che ci aveva fatto delle piccole modifiche e quindi ha deciso di chiamarle così… A me però mancavano quelle cose, ma il nome ho deciso di lasciarlo!
    E quando mi mandi una mozzarella??

    1. Ah, chiarissimo adesso! 😀

      Quando vuoi, hahah. 😀 Noi produciamo solo il latte, ma in zona ci sono tantissimi caseifici che sfornano mozzarelle saporitissime, lavorando la suddetta materia prima.

      1. Che meraviglia! Noi facciamo solo vino e olio, però prima che io nascessi i miei nonni producevano anche latte di mucca e di capra, crescevano i maiali, i conigli (che io rubavo alle madri!) e galline!

  2. Ciao inquilina, buona giornata, passo per ringraziarti di aver avuto il coraggio di fare questo post, elogiando l’insostenibile pesantezza del nome col quale abbiamo “osato” intitolare una semplice ricetta. Ora avrai capito che sto sulle balle a molti ma non a tutti ed io ne sono felice perchè essere antipatica è un’attitudine che non mi disturba: l’importante è non esserlo a chi stimo e tu sei tra questi 😉 Un abbraccio e alla prossima “gogna” 😉 <3
    Forse stasera arriverà la ricetta al cocco, dedicata a te ma lo scrivo solo qui <3

    1. Stavo giusto pensando a qualche altro nome strano da dare a qualche altro piatto della tradizione… E guarda caso mi son capitati per davanti i maritozzi! Quelli sono un pugno in faccia alla tradizione, per come si fanno in chiave moderna u.u

        1. Ahahahaha io stamattina li guardavo mentre li facevano, la versione tradizionale con l’uvetta e frutta secca… Io invece conosco al versione da giovincelli con la panna al centro e senza null’altro… E preferisco la seconda u.u

            1. Sono uno dei miei dolci preferiti! Prima, però, non apprezzavo la panna senza zucchero che usano spesso i romani e andavo a comprarli sempre in una pasticceria siciliana (parlo sempre di Roma!) dove usavano la grassa panna con lo zucchero… Ora invece mi piace anche quella e posso apprezzarli di più *-*

  3. Che buona, adoro la mozzarella di bufala e la ricetta che ci hai proposto e’ una meraviglia, 🙂 e’ praticamente la mozzarella in carrozza, da noi si dice cosi’, 🙂 bacioni cara, buona serata, <3

  4. Non voglio intromettermi proprio, io qui trovo a stento la mozzarella di bufala, però la scorsa estate ho fatto una bella scorpacciata passando da Battipaglia . Non discuto sul nome dico soltanto che il tuo piatto mi piace tantissimo.Ho imparato, avendo provato più di una ricetta che di Libera ci si può fidare.

    1. In Sicilia non si fanno le mozzarelle in bufala?? In Calabria ho scoperto da pochissimo che le hanno! Si, ma infatti appena l’ho visto ho pensato di ricopiarla, peccato non aver avuto anche la pitina, però qui è abbastanza difficile da trovare (penso impossibile)

      1. Non ci sono bufale, in qualche supermercato più fornito arrivano a volte ma non sono come quelle mangiate sul posto, la pitina la conosco perché in estate andiamo in giro per l’Italia, qui nemmeno a parlarne.

        1. 🙁 io quando penso che dovrò andare via, penso sempre alle mozzarelle e mi rattristo! Tra l’altro, rifacendomi a quello di cui dicevamo prima, a noi vengono a vendere porta a porta anche la ricotta di pecora XD siamo abituati bene!

          1. Ti capisco, io mangio mozzarella solo quando sto in giro, gli amici mi dicono che sono raffinata perché non mangio quasi mai quella che si trova comunemente, per la ricotta di pecora non ci sono problemi quella la trovo facilmente ho un caseificio non lontano da casa. Purtroppo spesso per trovare lavoro bisogna abbandonare il paese d’origine è triste lo so, ma non c’è nulla da fare è questa la realtà del momento.

            1. Beh, se uno ha gusti “meglio” perché accontentarsi? Io pure su parecchie cose non mi accontento (per me è la pasta, uso solo determinate marche)
              Purtroppo si 🙁 anche se con alcuni lavori che vorrei fare, non mi dovrei spostare molto dal capoluogo di regione, il problema è se mi pagheranno o se mi assumeranno (insegnante universitario)

              1. Hai ragione, mi riferisco alla seconda parte, se uno si impegna nel lavoro è giusto che venga retribuito, però spesso al sud non funziona cosi, esperienza familiare, nel campo universitario, mi sembra non sia facile.io ti auguro di realizzare al meglio tutti i tuoi desideri, te lo dico da mamma di una figlia da anni fuori casa per lavoro.

      1. no, in realtà mia mamma me le ha sempre fatte così chiamandole mozzarella in carrozza ahahahahah evidentemente mamma non conosce l’originale che sarebbe…..? o.o

        1. Semplicemente pane bagnato nell’uovo, però ovviamente le tradizioni non si seguono mai perché uno tende a cambiare la ricetta con i prodotti che ha disponibili al momento. Ad esempio dalla ricetta originale da cui l’ho presa ci aveva aggiunto altre cose dentro che io non possedevo, ma avendola copiata per la maggiorparte, non mi andava di cambiare il titolo 🙁

            1. Nono! Uno le cose le fa con quel che ha: così nascono le tradizioni! Pensa al panettone XD
              Che poi penso che ormai tutti quanti la facciano con il pancarré (pure io, che ti credi?XD), perché è più morbido e facile da usare!

                1. Uhm… Stai nella stessa situazione mia di quando ho visto questa ricetta… Mi sa che devi uscire a comprarla! XD
                  Poi m’impegno e la faccio con la fetta di pane avanzato, come i veri poveracci! ahahahahah

  5. Ciao inquilina, ora che ho finito di discutere col gentiluomo qui sopra ti ringrazio per la fiducia e viva la “zizzona di Battipaglia” <3 (immaginavo che prima o poi qualcuno avesse avuto da ridire ma se si fa chiamare vomitOr666 (il 666 è ancor più inquietante) la cosa non mi preoccupa 😛

    1. Ahahahah ho letto e ho preferito non intromettermi! Forse dovevo scrivere una spiegazione, però la ricetta della mozzarella in carrozza è proprio diversa… Un giorno la faccio, casomai uso anche il pane cafone, così la facciamo come dice la tradizione XD

          1. Sono in giro col blog da molti anni ed ho notato spesso gli interventi di quelli che io definisco i “black bloc” dei commenti: arrivano, lanciano la polemica e scompaiono 😉

    1. Caro vomitOr 666(beh, già il nome è un programma 😉 quelle in carrozza hanno anche l’acciuga e, conoscendo i “talebani” delle ricette della tradizione, NOI abbiamo preferito chiamarle a modo nostro, sai com’è 😛

      1. Ah boh. Non volevo mica offendere nessuno.
        NOI del freddo nord, sul mar Ligure (ma ho testimonianze anche Toscane), chiamiamo Mozzarella in Carrozza questa ricetta, senza nessuna acciuga.

        Ma grazie della delucidazione.
        Davvero.

        Ah, e grazie per la battuta sul nick. E’ un piacere riuscire a solleticare l’altrui fantasia ma smesso di essere simpatica molto tempo fa.

        #Ciaone 😀

        1. Anch’io sono del freddo nord: Friuli Venezia Giulia ma conosco anche il resto dell’Italia. Per quanto riguarda il nick non mi hai solleticato nessuna fantasia: mi ha semplicemente trasmesso antipatia.
          Se puoi “tradurmi” questo pezzo di frase: “ma smesso di essere simpatica molto tempo fa”.

    2. Non vi scannate inutilmente: Libera si è inventata una cosa innovativa u.u E se proprio vogliamo fare i terroni abbrutiti, a Napoli si usano le fette di pane (non il pancarré come dice l’enciclopedia, ma chi lo teneva!) e poi si passano solo nell’uovo e si friggeva… Ovviamente poi si modificano a caso e s’inventano tanti nuovi nomi, come con la pasta all’amatriciana!

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