Tajine di agnello e prugne


Ci vorrebbe un altro bel post solitario per presentare anche questo piatto, ma stavolta andiamo di fretta perchè c’è tanta voglia di mostrarlo 😀 Quest’estate mi sono fatta regalare da mio padre un tajine (piatto in terracotta, spesso smaltata o decorata, composta da due parti: una inferiore piatta e circolare e una parte conica superiore. La forma del coperchio è pensata per facilitare il ritorno della condensa verso il basso, invece la parte inferiore, oltre che per la cottura, serve anche a servire il piatto in tavola), particolare pentola berbera. Con una mia amica abbiamo preparato una delle ricette tipiche, ovvero agnello con prugne – mrouzia -, un piatto particolarissimo che unisce insieme il sapore aspro e piccante delle spezie, a quello dolciastro del miele e delle prugne.

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Ingredienti: x27-30 cm di tajine (4-5 persone)

  • 1 kg di spalla di agnello o coscia tagliata a pezzi
  • 2 cipolle bianche grandi
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio q.b.
  • curcuma, zenzero, ras el hanout, cannella q.b.
  • sale q.b.
  • 3 mestoli d’acqua salata calda
  • 200 gr di prugne secche
  • 1 l di tè verde
  • 1 cucchiaino di miele d’acacia (o qualsiasi altro miele va bene)
  • 1 peperoncino corno rosso
  • 40 gr di pinoli
  • 80 gr di mandorle

Tempo di preparazione: 15 minuti

Tempo di cottura: 2 ore

Preparazione:

Se è la prima volta che usate il tajine, il consiglio è di metterlo a bagno in acqua bollente fino a quando questa non sarà diventata completamente fredda, asciugarlo con cura e poi passare all’interno del piatto uno spicchio d’aglio e dell’olio su tutta la superficie, in modo da non romperlo. Cosa molto importante: è necessario utilizzare uno spargifiamme e cuocere il tutto a fiamma bassissima. Appena arriva l’inverno, per chi ha il camino, si può invece utilizzare sulle braci del fuoco.

Mettendo uno spargifiamma sul fornello più piccolo e a fiamma bassissima, ponete il piatto del tajine sulla fiamma. Versate abbondante olio d’oliva sul fondo del piatto e aggiungete la cipolla tagliata a pezzi grossi e lo spicchio d’aglio a metà. Fate rosolare per bene fino a quando la cipolla non si sarà ben ammorbidita. A questo punto, iniziate a lavare l’agnello sotto acqua corrente e togliete gli ossicini più piccoli che potrebbero essere ingeriti. Togliete la cipolla dalla pentola e mettete la carne. Fatela cuocere da entrambi i lati (se non dovessero entrare tutti i pezzi, fate questa operazione un po’ alla volta, perchè nel frattempo la carne tenderà a restringersi). Una volta completata questa operazione, rimettete le cipolle, togliendo l’aglio e versate la curcuma, il ras el hanout, lo zenzero e un pizzico di cannella. Versate nella pentola anche i semi del peperoncino e poi irrorate il tutto con l’acqua bollente salata. Coprite con il coperchio e lasciate cuocere, mescolando di tanto in tanto (il coperchio sarà bollente, quindi dovrete prendere il “piolo” con un guanto da forno).

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Nel frattempo, preparate del tè verde, scolate le foglie e lasciate intiepidire. Versatelo in una ciotola e poneteci le prugne secche a ravvivare.

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L’agnello dovrà cuocere per circa 2 ore, ma questo dipende dai vostri pezzi, quindi, a circa un’ora e un quarto dall’inizio della cottura, infilate una forchetta nella carne: se l’agnello è ben morbido e si stacca facilmente, significa che è cotto, altrimenti continuate. A questo punto aggiungete le prugne e un cucchiaio di miele. Mescolate il tutto con due cucchiai e poi aggiungete un po’ di sale a piacere e del peperoncino (per contrastare il sapore dolce). Ovviamente assaggiate il sughetto formato e aggiustate con le spezie a seconda del vostro gusto.

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Una volta raggiunta la cottura dell’agnello, tritate le mandorle e aggiungete queste e i pinoli interi alla cottura, mescolando il tutto con due cucchiai. Spegnete la fiamma e servite accompagnato con del cous cous normale o con quello alla curcuma 😀

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Per servire alla maniera berbera, potete servire il piatto con una bella tazza di tè verde alla menta, preparato con menta fresca e foglie di tè verde (il tutto rigorosamente senza zucchero, servirà a smorzare il sapore agrodolce del piatto).

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In alternativa all’agnello potete utilizzare il montone, portando il tempo di cottura a 3-4 ore circa. Se invece volete un piatto molto più semplice, ma rimanendo abbastanza fedele alla tradizione, potete utilizzare grossi pezzi di pollo, stavolta mantenendo il tempo di cottura a circa 1-2 ore.

38 Risposte a “Tajine di agnello e prugne”

  1. bravissime!! anche io adoro quelle pentole, ma ancora non me la sono regalata anche se ho cucinato questo piatto più di una volta, non proprio uguale, ma il modo di cucinarlo è più o meno uguale.

      1. Da tempo ci ho fatto un pensierino, ma ho paura che prima o poi mio marito mi butta fuori di casa, compro cose carine inerenti la cucina in qualsiasi posto e non ho più dove metterli.

  2. Era veramente ottimo! Ha un sapore tutto particolare, infatti la tazza di tè amaro alla menta è servita XD ah! Quando verrai all’Orientale, accanto a palazzo Giusso c’è un bazar di un signore arabo che vende tante spezie e tè… Ogni volta consiglia qualcosa 😀

    1. Leggi sotto, metre lo cucinavo ho detto “dobbiamo trovare alternative!” e l’amica con cui l’ho fatta ha provato sia il maiale che il pollo e ha assicurato che sono ottimi entrambe! (però solo il pollo puoi farlo con questa ricetta, il maiale non ci stava troppo bene, lo abbiamo provato proprio ieri sera)

      1. Sono appena andata a recuperare le pentolette. Ma o sono monoporzione o sono finte. Sono piccolissime. Avete preparato la pentola per il primo utilizzo, come si fa’ col coccio, oppure era già pronta?

        1. Sono piccole? Noi l’abbiamo misurata XD controlla che ci sia il buco, altrimenti sono solo da portata e ti esplodono XD comunque si, l’abbiamo messa in acqua bollente per tutta la notte, asciugata con cura, passata con aglio e olio e poi abbiamo cucinato 😀

                1. No 🙁 Che peccato! Però ci puoi comunque servire in tavola in maniera figa e alternativa (sempre dopo averli messi in acqua calda, io ho sempre paura che i “cocci” si spacchino)

    2. scusate se mi sono intromessa, ma il maiale non lo cucinano da quelle parti, se vuoi restare nella tradizione araba ti conviene il pollo.

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